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One of the best experience in my life


Una delle più belle esperienze della mia vita. Joe Dever e il suo Lupo Solitario a Lucca Games 2004 di Alessandro Stanchi.

Ecco le impressioni del leggendario creatore di Lupo Solitario, l'Inglese Joe Dever, sulla Lucca 2004, intevistato dal nostro Alessandro Stanchi, responsabile del fantasy per il Gruppo Editoriale Armenia. Come si può leggere, il cerchio degli autori che amano Lucca  si è allargato anche questa volta...

LG: Caro Joe, prima di tutto vorremmo sapere la cosa più importante di tutte: come stai ora? Molti dei tuoi fan vogliono Joe Deversapere se hai buone notizie ufficiali: noi tutti sappiamo che di recente hai avuto dei problemi di salute, e che proprio per questo Lucca 2004 è stata la tua ultima comparsa "ufficiale" alle manifestazioni con il pubblico. Che cosa ci puoi dire?

JD: Ad aprile di quest'anno i medici mi hanno diagnosticato un cancro bilaterale al rene, ossia un tumore ad entrambi i miei reni: fortunatamente la malattia è stata individuata abbastanza presto da essere operabile. Agli inizi di giugno mi hanno rimosso il tumore al rene destro, e sono riusciti a riparare i tessuti circostanti. A questa è seguita una seconda operazione il 10 di agosto, con la quale si è tentato di rimuovere per intero il tumore al rene sinistro: l'intervento è riuscito, e mi hanno dimesso dall'ospedale il 22 di agosto. Recenti test medici hanno mostrato che il mio rene destro sta funzionando bene, e non ci sono segni di tumori secondari o di cellule cancerogene nelle ghiandole sanguigne limitrofe e nei tessuti circostanti. Le ferite dovute all'operazione (che mi hanno lasciato in regalo due cicatrici, piuttosto brutte, della misura di 45 cm di lunghezza ciascuna), si sono rimarginate in fretta, e ora posso uscire di casa senza troppa fatica. Il mio obbiettivo e la mia speranza è di essere al 100% per Natale. Ho avuto un immenso supporto morale dalla comunità mondiale degli amanti di Lupo Solitario, e in particolare dai miei fan italiani, molti dei quali ho incontrato durante la Lucca 2004. Il loro forte appoggio mi ha davvero aiutato molto a rimanere forte, e a concentrarmi per superare questo periodo così duro e difficile.

LG: Bene, ti auguriamo di essere in piena forma al più presto. Dunque, ognuno dei partecipanti e dello staff di Lucca vuole sapere se ti sei trovato bene alla nostra manifestazione, e se ti è piaciuta. Ti ricordi la lunghissima fila di fan in coda per avere le loro copie dei librogame e dei romanzi di Lupo Solitario con la firma del loro mito? Sono scene che anche a Lucca abbiamo visto poche volte, e sempre e solo con i nomi più importanti.

JD: Sono rimasto estasiato dalla portata dell'evento, e dal gran numero di persone che sono venute da ogni parte d'Italia unicamente per incontrarmi. Fintantochè non sono venuto ospite alla Lucca 2004, non ho mai potuto apprezzare in pieno quanti devoti lettori io abbia in Italia, e quanto in profondità i miei librogame li abbiano toccati durante i loro anni di gioventù. Molti dei miei fan hanno ora più di 30 anni, e sono venuti a conoscermi anche con le loro famiglie. E' stata una grande sensazione sapere che le mie modeste avventure fantasy abbiano avuto un effetto così radicato e positivo su così tante persone.

LG: Come ti spieghi il calore del pubblico per un prodotto che, in tempi di dominio di Playstation e videogiochi, sembra così lontano nel tempo? Credi sia possibile il ritorno ai fasti di pubblico e di vendite di un tempo per i librogame?

JD: I libri sono unici, perchè possono stimolare la tua immaginazione in una maniera che gli altri media non possono. Si può creare un legame molto profondo tra il lettore e l'autore, come se l'autore stesse dando al lettore delle informazioni confidenziali. Questo è particolarmente vero per i miei librogame, dove la natura del testo scritto (prosa in seconda persona con l'uso del presente indicativo) è tale per cui riesco a dire al lettore che cosa gli stia veramente accadendo, e a farlo reagire in modo da rispondere attivamente, facendogli prendere decisioni che cambiano di volta in volta il finale della storia. Credo anche che la natura delle mie storie tocchi delle corde speciali nel cuore dei lettori, che erano, e sono, per lo più negli anni della loro adolescenza. Ricevo spesso molte lette da fan che si identificano totalmente con il personaggio del libro in questione, perchè è tipico dei giovani, nelle circostanze eccezionali, scoprire la loro vera identità e sviluppare la loro personalità e il loro carattere in contrasto con le avversità. Gli anni dell'adolescenza sono tutti incentrati sullo scoprire chi siamo veramente e sul tentativo di diventare, alla fine, un'unica, indipendente persona. Credo proprio che questo curioso parallelo sia alla base della passione che i ragazzi di ogni età provano quando leggono Lupo Solitario.

LG: Parlaci un po' della gente, per favore: cosa ha attirato la tua attenzione, cosa ti ricordi con gioia, e cosa ti è piaciuto della manifestazione, della gente e del posto? E che ci dici a proposito delle famigerate cene con gli altri ospiti dell'organizzazione? Come giudicheresti la nostra fiera se paragonata con le altre grandi fiere d'Europa e d'America?

JD: Per prima cosa, la sola dimensione dell'evento era semplicemente da mozzare il fiato: più di 60 000 persone! Sono stato a davvero poche convention negli USA che possano paragonarsi a questa. Sono stato estasiato anche dalla devozione che hanno i visitatori verso il loro hobby: tantissimi erano vestiti con i costumi dei loro eroi preferiti, e molti altri ancora erano quelli che giocavano attivamente in tutte le sezioni di gioco della fiera. E' stata un'esperienza che mi è servita molto come ispirazione, una conferma che il nostro hobby ha continuato a crescere ed evolversi fin dai primi pionieristici primordi degli anni '80, l'epoca in cui  io cominciai. L'organizzazione e il duro lavoro che hanno reso Lucca 2004 un evento di così grande successo meritano il mio più gran plauso. E aggiungerei anche che è stata una bella sopresa l'avere un tempo così mite e 24 gradi in pieno autunno, tanto che sembrava di essere più in estate. L'ospitalità dell'organizzazione sono state di primo livello, e le cene e la cerimonia di premiazione sono state fantastiche. In breve, Lucca 2004 è stata senza ogni dubbio la migliore manifestazione a cui abbia mai partecipato: siete riusciti a creare la diversità e l'eccitazione delle grandi convention senza però perdere quel contatto personale col pubblico. Mi sono fatto molti nuovi amici, e ho anche rinsaldato vecchie amicizie: è stato davvero bello rivedere Paul Bonner dopo quasi venti anni. Era l'artista che aveva illustrato le copertine della serie di Grey Star (Oberon - Il Giovane Mago) che scrissi con Ian Page.

LG: Sappiamo che ora lavori come game designer: che novità hai da darci? E a che tipo di giochi stai lavorando?

JD: Sono stato coinvolto nella realizzazione di videogiochi per PC e console dal 1996.
Per la lista completa dei progetti a cui ho lavorato raccomando ai lettori di consultare la pagina web http://en.wikipedia.org/wiki/Joe_Dever E' una enciclopedia online, gratis, che ha una sezione molto dettagliata dei miei lavori. Al momento sto lavorando al design di giochi per i telefoni cellulari, e curo due titoli ora in produzione, che sono "2 Fast 2 Furious" e "24" (per la Fox Studios, USA), che è tratto dalla serie TV omonima.

LG: Grazie mille per le tue risposte. Tornerai a Lucca? E cosa vorresti fare la prossima volta?

JD: Grazie a voi, e un sincero grazie a tutti i miei fan italiani che mi hanno mandato email di supporto quando ero ricoverato in ospedale la scorsa estate. Vorrei proprio tornare a Lucca, forse magari il prossimo anno, e incontrare di nuovo gli amici che ho conosciuto a Lucca 2004. Tra tutte le innumerevoli convention a cui sono stato in questi 20 anni e più, Lucca occupa un posto speciale nel mio cuore per essere stata ed essere quella in cui ho stretto più amicizie e sono stato meglio.

Alessandro Stanchi, l'autore dell'intervista, è un membro dello staff di Lucca Games dal 2004, giornalista e esperto di giochi, è il Fantasy Editor del Gruppo editoriale Armenia, tra i principali editori in Italia di narrativa Heroic Fantasy, pubblica i più importanti autori USA tra cui, Margaret Weis, R.A. Salvatore, Tracy Hickman.

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