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Tell to Steve Jackson that I am jealous of him!


Qualcuno dica a Steve Jackson che son geloso di lui. John Kovalic, a Lucca Games 2005 per incontrare i fan di Dork Tower e Munchkin, di Silvia Bernardi.

La sua delicata ironia e la sua grande capacità di capire le persone lo hanno reso il principale esegeta dell'universo geek. Il fumetto di Dork Tower mette in evidenza, come nessuno prima di lui, le schizofrenie e le paranoie degli appassionati di fumetti e giochi di tutto il mondo, le stilizzate carte di Munchkin sono un ineguagliabile (e sempre affettuosa) parodia di tanti improbabili avventurieri di nostra conoscenza!

LG: Innanzitutto John, parlaci un po' della tua esperienza a LuccaGames 2005: i tuoi fan italiani vogliono sapere come ti sei trovato nella nostra manifestazione, se a Lucca hai trascorso delle belle giornate...

JK: Bene, lo devo proprio ammettere, Lucca è stata una delle più belle esperienze tra le convention a cui io abbia mai partecipato.John Kovalic Judith ed io abbiamo passato dei giorni fantastici in questo splendido festival, tutto è stato semplicemente GRANDE - i fan, l'organizzazione, il calore e l'amicizia dimostrateci da tutti, i ristoranti dove siamo andati ogni sera DOPO la fiera ( per non parlare del vino!): sono stati davvero momenti memorabili, dall'inizio alla fine. Ci tornerei anche in un batter d'occhio!

LG: Attraverso uno stile divertente e molto delicato, tu hai descritto con sapiente lungimiranza il mondo dei geek, tanto che molte persone si riconoscono nei tuoi personaggi. Quali differenze hai notato, se ve ne sono, tra i geek italiani e quelli d'oltreoceano? Sappiamo che su questo argomento hai anche tenuto un incontro a Lucca Games, assieme a Pierdomenico Baccalario - autore di una storia su dei geek nostrani...

JK: Beh, in un certo senso, io credo che i geek si somiglino un po' in tutto il mondo. Siamo tutti dei grandi appassionati di cose che molte persone non comprendono; credo che questo sia funzionale ad uno spirito di cameratismo internazionale che ci contraddistingue un po' tutti. Ed è anche ciò che rende il mio lavoro più facile, perché quel che è divertente per un geek americano in questo modo è divertente anche per un geek italiano, inglese, francese, tedesco o norvegese...e così via.

LG: Pensando all'entusiasmo della gente per Dork Tower, quale ruolo pensi che svolga l'ironia per il successo di una storia a fumetti come la tua? Credi che sia importante riuscire a ridere di se stessi e delle proprie manie?

JK: Io credo che tutto il mio senso dell'umorismo si basi sul ridere di me stesso e sul prendermi un po' in giro. " Self-deprecation", così si chiama in inglese; trovo molto salutare non prendermi troppo sul serio. Nessuno dovrebbe essere troppo severo con se stesso, ma credo però che ognuno dovrebbe esserlo almeno quanto lo è con le altre persone.

LG: In Dork Tower fai spesso riferimento alla mitica " BigCon"; tu che sei un globetrotter di fiere e convention, qual è la più simile a quella di cui Matt e Igor parlano sempre? E che tipo di fiera è Lucca Comics & Games?

JK: La " BigCon" è, probabilmente, abbastanza vicina alla nostra GenCon statunitense. Ma lasciatemi dire che, se la GenCon è la "BigCon" allora Lucca è certamente la "GREATCon". Negli Usa c'è una fiera chiamata "WonderCon". Anche questo potrebbe essere un buon nome per Lucca...perché Lucca è meravigliosa.

LG: E adesso, John, tutti i tuoi appassionati sono curiosi di sapere a cosa stai lavorando e quali sono i tuoi progetti futuri...Puoi darci qualche anticipazioni sui tuoi progetti prossimi venturi?

JK: Beh, dunque, anzitutto ci sono ancora Munchkin, ovviamente. E passerò ancora un bel po' di tempo sul comic book di Dork Tower, che mi rende piuttosto contento. Ad Hollywood c'è qualcuno che si è dimostrato interessato all'ipotesi di un film sia su Dork Tower che su Dr. Blink...ma Hollywood è strana, si sa, quindi per ora non sto esattamente incrociando le dita per il grande schermo. Mentre un progetto a cui sto lavorando è il mio Little Cthulhu toy, il giocattolo che sto disegnando per la Dreamland Toyworks; è soltanto un progetto piuttosto bizzarro, per adesso, ed è assai differente da ciò che faccio abitualmente...

LG: Un' ultima domanda, John: pensi di tornare a Lucca nei prossimi anni, magari a breve? I tuoi fan possono sperare di rivederti presto? Ed eventualmente, cosa ti piacerebbe fare in una prossima Lucca C&G?... a parte l'asta, ovviamente! (sì, perché ci piace ricordare a tutti quanti che oltre ad essere un grande artista John si è rivelato anche un abilissimo battitore d'asta. Lo scorso anno, nell'asta di beneficenza di Lucca Games ha battuto egli stesso il suo originale ad un prezzo da record, 360 Euro!)

JK: Sia a me che a Judith piacerebbe davvero molto tornare a Lucca una volta...anzi, molte volte. Sentiamo di esserci fatti dei veri a buoni amici lì, e l'Italia scorre un po' nelle nostra vene adesso. La Toscana è proprio bella, la gente così simpatica e generosa (e non solo per l'asta di beneficenza: un fan mi ha addirittura donato un'intera forma di formaggio artigianale fatta dalle mani di suo nonno, quando ha saputo che io adoro il formaggio!). Wow, mi sta venendo l'acquolina in bocca. Cosa vorrei fare la prossima volta? Incontrare ancora più gente, giocare a più giochi, vedere più disegnatori, e provare più ristoranti. Lucca è un grande impasto- ci sono tanti ingredienti da gustare, e quando finisce, ne vorresti ancora. E' proprio dura non essere a Lucca quest'anno...Qualcuno dica a Steve Jackson che sono geloso di lui!

Silvia Bernardi, autrice dell'intervista, la coordinatirce assieme a Gabriele Cenni dei guest sitter di Lucca Games... quel gruppo di ineguagliabili ragazzi che ogni anno si prende cura, e ci consente di incontrare, tutti i fantastici ospiti della rassegna. Dal 2000 è parte integrante della staff, e dal 1998 ha deciso di prendersi cura anche del responsabile della manifestazione...

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