Reperto 24


Reperto 24

Alberto Valgimigli e Fabio Chinca
136 pagine
b/n
italiano e francese

Alberto Valgimigli, che per comodità chiameremo d'ora in poi Hal 65 e Fabio Chinca, che per fare i fighi chiameremo d'ora in poi Glasnost, si conoscono e collaborano da una vita. Mentre i loro coetanei negli anni ottanta si affannavano dietro alla chimera di un perfetto look da paninaro, Hal e Glas scrivevano una canzone sul Pollo finto Giovanni che reclamava vendetta. Giravano cartoons pittorici in super 8, suonavano nelle puzzolenti sale prova a ore del centro storico di Genova, nascondevano inestimabili copie di riviste softcore sotto muschi e licheni dei boschi piemontesi (perché poi?) o inventavano sport underground come il pallagarage. Nei novanta Hal si conferma come uno dei più grandi pittori del fine novecento genovese, restaura facciate di antichi palazzi seicenteschi, fotografa e diviene miracolosamente anche insegnante di disegno. Glas fugge da Genova per riparare a Roma dove millanta crediti a non finire, batterista, intercalatore, rapper, attoruncolo, top manager, etc, etc. Oggi sono ancora qui.
Hal nel frattempo minaccia di abbandonare tutto per dedicarsi definitivamente al suo basso e Glas sta per essere scoperto per il cazzone che è in realtà. Prima che questo succeda e che sia quindi troppo tardi, i nostri si rimettono al lavoro e, come se nulla fosse, ritrovano il bandolo della lunghissima matassa.

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