Pascin


Pascin

Joan Sfar

192 pagine,
cm 17x24,
21,00 euro

Joann Sfar ha una vera passione per il pittore Julius Pinkas, detto Pascin. L'autore invece di disegnare una semplice biografia di questo artista della Parigi degli anni Venti, sceglie una strada innovativa: romanzare la sua vita, camminare di traverso e vagabondare nel campo del possibile e delle ipotesi, restituendo un Pascin vivo e costituire così il mezzo ideale per sviluppare i temi più cari a Sfar, la creazione artistica, l'amore e il sesso.

Sfar narra la vita di questo pittore libertino in una Montmartre dominata da modelle, puttane, bordelli e gangster. In alcune pagine si potrebbe pensare di leggere Henry Miller o Gertrude Stein. Un lavoro terribilmente seducente che rende alla perfezione l'atmosfera di quel tempo e che restituisce il sapore di ogni strada, di ogni incontro di questa Parigi bohémien.

L'autore

Joann Sfar è nato il 28 agosto 1971 a Nizza, da una madre cantante e da un padre avvocato. Educato alla cultura ebraica, studia la torah e l'ebraico. Continuando però a frequentare la scuola pubblica e laica francese. Sin da bambino, consacra la maggior parte del suo tempo a disegnare e raccontare storie. Dopo la laurea in filosofia, entra alla Scuola di Belle Arti di Parigi, pubblica le sue prime pagine nella rivista Lapin dell'Association. Prolifico, bulimico, eclettico, e dotato di una immaginazione senza pari crea in una dozzina d'anni un numero infinito di personaggi e storie, tra queste La fortezza, Professor Bell, Piccolo Vampiro, Il Bestiario amoroso, Il Gatto del rabbino, Klezmer e i suoi Carnet, diari personali, dove evoca il suo quotidiano, la sua famiglia, le sue passioni e i suoi colpi di fulmine e Pascin che è unanimemente considerata l'opera più matura e personale di Joann Sfar.

 

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