La Tana dei Goblin
Nata come semplice gruppo di giocatori sin dall'inizio degli anni '90, La Tana dei Goblin si è successivamente costituita in Associazione Ludica senza scopo di lucro, con l'obiettivo di diffondere la cultura del gioco "intelligente", collaborando e partecipando alle principali manifestazioni ludiche italiane, ma anche organizzando direttamente ed autonomamente eventi e raduni.
Sin dal 1997 La Tana dei Goblin dispone di un proprio sito internet (http://www.goblins.net/), che nel corso degli anni si è sviluppato fino a diventare oggi il punto di ritrovo di una vasta comunità di giocatori: solo nel 2006 la comunità è passata da 2.000 a 3.500 membri, con oltre 100 milioni di pagine visitate da più di 400.000 indirizzi differenti ed un traffico di circa 650 Gigabyte di dati.
Grazie al libero contributo di tutti gli utenti della comunità, il sito è oggi una vasta banca dati del gioco, che ospita oltre 3.000 recensioni, 1.800 risorse scaricabili (traduzioni, aggiunte, varianti, etc..), numerosi articoli, una vasta area di discussione, e altri servizi liberamente accessibili (è richiesta una registrazione che è gratuita).
La rapida e consistente crescita della comunità ed il recente maggior interesse nell'ambiente ludico con la conseguente nascita di nuovi eventi e manifestazioni, hanno portato nel 2006 alla costituzione della "Fondazione La Tana dei Goblin", una struttura ideata per supportare e raggruppare sotto un marchio comune tutte le associazioni che condividano gli stessi obiettivi e le stesse finalità.
In quest'ottica sono nate recentemente associazioni affiliate "La Tana dei Goblin" a Roma, Pisa, Salerno, Treviso, Lodi, Bologna ed altre in via di costituzione.
In questo modo, oltre alla propria tradizionale presenza delocalizzata e virtuale mediante il sito internet, La Tana dei Goblin ha assunto una struttura in grado di fornire anche una presenza fisica sul territorio attraverso i membri delle associazioni affiliate.
La decisione di intraprendere il percorso che ha portato ad un progetto come questo è nata dopo varie riflessioni, ma la molla scatenante è stata l'esame delle definizione di "ludoteca" sul dizionario della lingua italiana. Se per "ludico" si ottiene il seguente risultato: "relativo al gioco, al divertimento come libera manifestazione della psiche" ovvero un quadro più o meno esatto di quello che è il fenomeno del gioco, per "ludoteca" il quadro è ben più triste: "raccolta di giochi per l'infanzia che possono essere usati sul posto o portati in prestito a casa".
Si, girando nelle grandi città si vedono molte insegne che riportano la parola "ludoteca", magari scritta con lettere di diverso colore, che indicano i vari nidi, baby sitting o quant'altro, ma risulta ben più difficile trovarla associata ad un locale in cui ci siano giochi per adulti.
E dire che il fenomeno ludico italiano è in costante ascesa negli ultimi anni. L'influsso europeo - su tutti quello tedesco - ha portato una forte ventata di rinnovamento che ha contribuito al processo di sdoganamento del gioco da semplice passatempo per bambini e ragazzi e possibile alternativa per una serata diversa, stimolante e, perché no, intelligente.
Nel Paese delle spiagge assolate, del bel tempo, delle scampagnate e dei disco-pub comincia a farsi strada l'idea di poter fare qualcosa di nuovo senza per questo dover essere considerati degli eterni Peter Pan. Così attraverso manifestazioni ed associazioni sempre più persone si avvicinano ad un tavolo per provare un gioco che non sia il "solito" Risiko o Monopoli scoprendo così un intero mondo fatto di mille ambientazioni, centinaia di meccanismi di gioco diverso e soprattutto di tante gradazioni di difficoltà che permettono davvero a chiunque di avvicinarsi a questo universo.
In sostanza, c'è tutto un mondo da esplorare, c'è la possibilità di scoprire che in aggiunta alle vie più tradizionali e conosciute la socialità può anche passare attraverso una bella partita ad un gioco, dove ci si può mettere in discussione con un po' di "sana" competizione: perché non ci si deve mai sedere ad una tavolo senza almeno un po' di voglia di vincere, giusto quel pizzico che motiverà voi ed i vostri compagni.
Se vi troverete quindi per le mani questo corposo tomo potrete incuriosirvi e decidere di mettervi in gioco ad un tavolo. Una volta fatto, non dimenticate le parole di Dostoevskij:
"E in ogni caso non abbandonate il tavolo da gioco, perché il giorno che lo farete la festa sarà finita e sarete diventati, inesorabilmente, vecchi."